Dopo circa tre anni di chiusure e restrizioni di assembramento causa COVID 19, il settore degli eventi riparte a pieno regime in presenza.
A partire dall’autunno 2021 il graduale allentamento delle restrizioni aveva reso possibili importanti segni di ripresa, ma la diffusione della variante Omicron aveva nuovamente colpito il mercato tra la fine dello stesso anno e l’inizio del 2022, portando ad un ulteriore riassestamento. L’anno 2023 era quindi visionato con speranza come l’ipotetico anno di effettiva ripresa.
M.E.MO Eventi, nel frattempo, ha trasformato le difficoltà in opportunità, rafforzandosi dal punto di vista digitale. Ogni piccolo o grande evento può così essere trasformato da reale a digitale mediante la tecnologia, permettendo una comunicazione anche nella non presenza.
Ora, però, vi è estrema necessità di vivere appieno l’esperienza in presenza, con grande voglia di tornare ad incontrarsi, con nuove competenze e consapevolezze elaborate in questi ultimi due anni. Lasciarsi alle spalle il distanziamento, tornando a vivere face-to-face, riscoprendo il valore unico dell’incontro fisico. L’essere umano è fortemente sociale e la comunicazione diretta permette di entrare in relazione con l’altro, scambiando sapere, conoscenza ed esperienza.
Questo può integrarsi con la crescita digitale avuta? Certamente, sì, questa crescita deve dimostrarsi una eredità positiva, da integrarsi in modo efficace alla presenza. L’esempio più evidente di questa convivenza è l’evento ibrido, la riunione in una città con tutti i colleghi, ma con uno streaming online dei contenuti, così che possano anche essere seguiti da remoto.
Distanza e presenza si mescolano vicendevolmente, dando una nuova forma di meeting, altamente personalizzabile e modulabile.
